La sua storia però, finisce ieri sera, bruciato vivo a causa di una stufa malfunzionante, o meglio a causa di un sistema che tende a considerare i lavoratori come della merce, dell'attrezzatura, da utilizzare fino alla sfinimento e poi riporre in un container.
Confidiamo nelle indagini delle forze dell'ordine - dichiarano congiuntamente i Segretari Generali della Flai Cgil Giuseppe Cappucci e Stefano Morea - che si faccia piena luce sulle condizioni di lavoro e di vita del lavoratore - e, soprattutto, che in questa storia non venga dimenticato l'altro lavoratore coinvolto. È fondamentale infatti dare risposte certe, anche dal punto di vista delle condizioni alloggiative, che oltre alle esigenze legate al trasporto sono tra le misure previste anche dalla Legge contro lo sfruttamento lavorativo della Regione Lazio.